Ferruccio Ascari (1949) vive e lavora a Milano. A metà degli anni Settanta, dopo la laurea in Filosofia, intraprende l’attività artistica. I suoi esordi, lo vedono impegnato sul fronte di installazioni site specific e della contaminazione fra arti visive e arti del tempo (musica, danza, performance), ma anche della pittura e della scultura, con un’apertura nei confronti dei diversi linguaggi dell’arte che caratterizza tutto il suo percorso artistico.
A partire dalla metà degli anni ’80 si concentra sulla pittura e sulla scultura, in particolare sulla tecnica dell’affresco riportato su tela: molte delle sue opere di questo periodo sono esito di una processualità che viene preordinata con l’intento di mettere a nudo le proprietà dei materiali. Negli ultimi anni, le sue opere si allontanano sempre più da una prospettiva antropocentrica per accogliere forme e forze legate ai cicli della natura: esito di un’indagine sull’origine della forma intesa come manifestazione di un’energia che è perenne dialettica tra permanenza e mutamento.
Le opere di Ferruccio Ascari sono state esposte,in istituzioni pubbliche e private fra cui: Biennale di Venezia; Galleria d’Arte Moderna, Roma; Rotonda della Besana, Milano; Palazzo dei Priori e Pinacoteca, Volterra; Castel Sant’Elmo, Napoli; Symposium international d’Art Performance, Lione; ICA Gallery, Londra; Biennale Giovani, Parigi; Lenbachhaus, Monaco; International Biennal of Graphic Art, Ljubljana; Museum der Stadt, Waiblingen; Museo d’Arte Moderna, Ascona; Palazzo del Governatore, Parma; BIAS (Biennale Internazionale di Arte Contemporanea Sacra delle Religioni e Credenze dell’Umanità), Palermo; Museo del Novecento, Milano; Horti.Arte, Parco dell’arte contemporanea, Almo Collegio Borromeo Pavia.