Archivio delle opere dal 1973 a cura di Daniela Cristadoro
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Elelisphatos
Vetro
Un segno fluido, luminoso, continuo, fa emergere da un fondo nero e vellutato dodici figure che si sviluppano longitudinalmente. occupando interamente il campo del foglio di carta.Mostra di Più
Di esse l’autore dice, alludendo alle scritture misteriose che le attraversano, che sono corpi che portano segni, ne sono attraversati: segni di una topografia “corporale” e insieme “sottile”, “atlante anatomico” e insieme “mappe dell’altro mondo”. Allo Zodiaco come simbolo per se stesso e come insieme di simboli particolari esse sono collegate; ma allo Zodiaco qui ci si riferisce, più che altro, come al luogo delle corrispondenze, punto di congiunzione tra l’elemento terrestre e quello celeste dove, in una fuga all’infinito, qualcosa sta al posto di qualcos’altro. Dalla volta celeste che è la loro casa le dodici immagini sembrano dire che la separatezza è un’invenzione umana, che ogni cosa, anche la più minuscola, fa parte di un tutto da cui è inscindibile.
Elelisphatos. Bitume su lastre di vetro, 270×300 cm, 1988 [S0007]